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CINEXELLUM - la città in scatola

10 novembre 2021

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Forse siamo abituati a pensare che la nostra città sia sempre stata piena di palazzi, di negozi, di strade, di macchine. Ma non è sempre stata così. Purtroppo non abbiamo trovato tracce di un abitato antico, magari di epoca romana, ma alcune scoperte archeologiche ci fanno capire che la zona in cui sorgono Cinisello Balsamo e le città vicine (Cusano Milanino, Bresso, Sesto S. Giovanni…), doveva essere abitata fin dalla preistoria. La prima notizia certa che abbiamo del toponimo (cioè il nome del luogo) di Cinisello Balsamo si trova in due testamenti redatti dal vescovo di Milano Ansperto nell’879 d.C., dove si parla di Cinixello e di Balsemo”.

Queste sono alcune delle notizie che si possono trovare nel libretto del gioco in scatola “Cinexellum. Archeologi a caccia di reperti a Cinisello Balsamo”, creato dalla pedagogista Rosanna Candon e dall’archeologa Chiara Bozzi, che sono anche madre e figlia.

Il gioco è stato ideato grazie alla collaborazione del Centro Documentazione Storica di Cinisello Balsamo e con il contributo economico del CoCEC.

Il gioco è ambientato a Cinisello e si tratta di una vera e propria “caccia al tesoro”, alla scoperta dei reperti antichi che qui sono stati trovati. A Cinisello sono stati realizzati pochi scavi archeologici, però sono stati ritrovati alcuni reperti. Alcuni di questi oggetti sono sotto gli occhi di tutti. Altri non si possono vedere, perché sono conservati nei magazzini della Soprintendenza. Altri ancora sono nei musei. I reperti antichi raccontano la storia di Cinisello Balsamo e di chi viveva nel suo territorio nei secoli passati.

Grazie al contributo del CoCEC il gioco Cinexellum entrerà nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della città, con un progetto che coinvolgerà alunni e insegnanti alla scoperta del passato e del lavoro dell’archeologo.

Da ultimo un piccolo aneddoto: anche nelle case del movimento cooperativo cinisellese si conservano alcune tracce del passato: nel cortile delle abitazioni de La Nostra Casa in via Libertà è conservata la vasca di un sarcofago antico, probabilmente romano, utilizzato come fioriera e, a Natale, anche come supporto per il presepe! Un reperto antico continua a “vivere” e a essere “coinvolto” nella quotidianità delle persone.

Chiara Bozzi

Dottorato in Archeologia Romana

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