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PRESEPI: CONDOMINI ARTISTI

13 gennaio 2022

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La tradizione, nata proprio nel nostro paese, ha origine tardo antiche e medievali. Pare che il primo presepio sia stato allestito da San Francesco che decise di rappresentare la Natività ispirato da un lungo viaggio a Betlemme.

E’ solo dopo il 1500 che iniziarono a svilupparsi i diversi stili con cui oggi si danno vita a queste vere e proprie opere, che col tempo hanno perso molto del valore religioso a cui erano legate acquisendo un vero e proprio accento artistico: i pupazzari romani, i maestri napoletani, i raffinati genovesi.

La tradizione viva ancor oggi. I presepi sono allestiti a volte in modo tradizionale e a volte in modo più tecnologico, con figure dotate di movimenti meccanici, impianti elettrici per riprodurre l'alternarsi del giorno e della notte, o anche con ruscelletti che scorrono grazie a piccole pompe elettriche. Diffusa è anche la tendenza ad allestire presepi in forme insolite o con materiali inusitati, dando spazio alla fantasia del presepista.

Ed è proprio questa fantasia che ha spinto due coppie di presepisti a creare delle vere opere all’interno dei nostri caseggiati durante le festività appena passate.

Ma guai a chiamarli Maestri, loro si sento solo grandi appassionati!

Nelle vetrine della saletta di Via Mozart 13/15, i fratelli Seretti, abitanti del caseggiato dal 1978, hanno allestito una serie di presepi davvero scenografici e realistico curati in ogni minimo dettaglio che esprimono al massimo il calore e la dedizione dei due, soprattutto con le luci della sera, dove le figure anche all’interno delle abitazioni sembrano dare vita ad una quotidianità neanche troppo lontana.

Una passione, quella di Massimo, il maggiore dei due, nata visitando moltissime mostre dedicate ai presepi, affascinato soprattutto dai piccoli dettagli che riproducono la campagna del nostro paese e che ha inevitabilmente contagiato anche Valerio. Una passione che li ha spinti a frequentare corsi dedicati ma che ci svelano essere oramai diffusissimi anche in rete.

Massimo e Valerio

In Via Mariani 16, Walter e Ciro, amici e abitanti storici anche loro dello stabile hanno realizzato uno spettacolare presepio meccanico all’ingresso: cascate, mulini, un cielo stellato per un paesaggio che sembra realmente arroccato su una pendenza, vivo e avvincente.

Anche per loro, la passioni di uno ha contagiato inevitabilmente l’altro. Un grande amore che si alimenta ogni anno con i doni che la natura ci fa nei nostri boschi: corteccia, muschi, pietre; ma Ciro sorridendo ci dice che “l’allievo ha superato il maestro”: Walter è diventato più bravo di lui. In realtà sono davvero molto dotati entrambi. A loro piace moltissimo farsi ispirare da materiali di recupero senza rinunciare alla tecnologia per dargli vita.

Abbiamo fatto loro due domande-

Cosa non deve mai mancare in un presepe?

La risposta è la stessa per tutti: piccoli dettagli che diano vita al presepe.

Un suggerimento volesse avvicinarsi a questa arte?

La risposta è semplice: pazienza, passione e tanta tanta creatività. Nessun limite alla fantasia per ricreare il paesaggio perfetto che siano ghiande per dar vita ai lampioni o fibra ottica per dare vita a un suggestivo cielo stellato.

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